POZZENGO
Dicembre 3, 2024Chiesa di San Bononio
Nella parte più alta del paese sorge la Chiesa Parrocchiale di San Bononio. Una chiesa di Santa Maria di Palcengo o Plocengo fu censita negli estimi della diocesi di Vercelli già nel 1299. La costruzione dell’ attuale edificio sì fa risalire all’inizio del 1700, in luogo di un precedente tempio, utilizzando materiale di risulta della vecchia Chiesa di Santa Maria. La nuova chiesa fu consacrata il 4 Settembre del 1724 da monsignor Pietro Secondo Radicati, vescovo di Casale Monferrato. Nel 1725 era dedicata alla Vergine Maria e a San Bononio, poi prevalse il titolo di San Bononio . Negli anni 1924- 1926 furono effettuati dei restauri alla facciata e all’interno. Nella parte interna della facciata vennero inseriti il battistero e la scala di accesso all’organo. L’imponente prospetto fron-
tale,di recente restauro, è su due ordini impreziositi da slanciate lesene, con capitelli ornati da inserti di frutti e fiori, ed è coronato da un complesso frontone. Sulla trabeazione del timpano, compare la dedicazione alla Beata Immacolata. Il bel portale ligneo è sormontato da un timpano ad arco spezzato. Il campanile in stile ottocentesco, poggia sui primi due piani risalenti probabilmente al tardo Quattrocento. Sul fianco sinistro è murato un architrave di portale medievale in arenaria.
L’interno è a unica navata, ai lati si aprono, speculari, due cappelle maggiori e una minore. Preziosi risultano l’altare maggiore e la balaustra in marmi policromi. Gli affreschi della volta e della lunetta raffigurante la Crocifissione con Gesù esangue, il buon ladrone in preghiera e il cattivo ladrone, di carnagione fosca e parzialmente fuori campo, sono di Luigi Morgari. Al di sopra del ligneo coro è posta una grande tela raffigurante “La Madonna Immacolata” venerata da San Bononio. Sul ciborio sì innalza una croce settecentesca. Ricchi gli ornati dove spiccano i capitelli dorati.
Le cappelle laterali hanno altari con tele di buona fattura, seppur di ignoti autori, già presenti nel 1724, di uguali dimensioni e con cornici in stucco. Dei due confessionali quello di sinistra ha intagli, a rilievo, di notevole pregio. Elegante è il battistero con vasca ramata e dorata e d’un piccolo bassorilievo del “Battesimo di Gesù’”. Sulla tribuna d’ingresso trova luogo un organo di scuola napoletana, datato 1791, di piccole dimensioni e di recente restauro.
Chiesa Parrocchiale di San Pietro
Chiesa Parrocchiale di San Pietro
Santuario di S. Gottardo
Il piccolo santuario dedicato a San Gottardo, edificato per volontà della devotissima popolazione, è inserito in un suggestivo paesaggio collinare, poco distante dall’abitato di Pozzengo. Il primo impianto architettonico, la cui origine risale a prima del 1600, è stato nel tempo modificato con rilevanti interventi di ampliamento. Nel 1882-1885 la cappella fu modificata attorno alla navata con l’aggiunta di un pronao tetrastilo romano completato da trabeazione e timpano a triangolo. Altro intervento architettonico, che ha plasmato l’opera consegnandocela nella sua veste attuale, avvenne nel 1930-1931 con l’arretramento dell’abside per consentire l’innalzamento di una cupola, con lanterna, sovrastante il presbiterio e di due transetti laterali semicilindrici. La pianta ha così definitivamente assunto uno sviluppo a croce latina. Nel 1996 si è provveduto alla sostituzione del manto di copertura, originariamente in coppi, posando lastre di rame sagomato, dal dubbio impatto estetico, e alla sostituzione delle vetrate, alle monofore ad arco a tutto sesto, con le attuali a soggetto geometrico. Una tinteggiatura discreta, nei toni di giallo e grigio, è stata apposta alle superfici a completare il restauro. Si fa menzione che al suo interno, in luogo dell’attuale statua, vi fosse custodito un dipinto raffigurante San Gottardo datato 1620. Numerosi sono gli ex voto custoditi nel santuario che sottolineano la forte devozione della popolazione per San Gottardo.
Chiesa Parrocchiale di San Pietro
Chiesa Parrocchiale di San Pietro
Chiesa della Beata Vergine del Carmine
La chiesa, la cui costruzione risale al 1655-1657, era anticamente arricchita da uno slanciato campanile e da un originale coro poggiante su una volta, a crociera, sorretta da possenti pilastri ornati da lesene a suggerire un elegante facciata. L’opera ha subito nel tempo pesanti riplasmazioni. Il coro e il campanile sono stati sacrificati per permettere il sempre più crescente passaggio di mezzi stradali. Il progressivo deterioramento del tetto portano fra il 1979 e il 1989 alla lesione delle strutture murarie, al crollo della facciata e parte della cella causando la totale inagibilità del fabbricato religioso.
Un puntuale restauro conservativo, condotto fra il 1995 e il 1997, dà modo di compiere una lettura storica dell’opera individuando la precedente disposizione planimetrica, evidenziata da una pavimentazione di differenti materiali che indica lo spazio riservato ai fedeli, le antiche murature perimetrali e l’ingresso . Il presbiterio, l’altare e l’abside, tutto ciò che rimane dell’antica chiesa sono protetti da una vetrata. La statua secentesca, in legno, della B.V. del Carmine un tempo ospitata nella chiesa ora è custodita nella Chiesa Parrocchiale di San Bononio.
Chiesa Parrocchiale di San Pietro
Chiesa Parrocchiale di San Pietro
Chiesa di S. Rocco
La piccola chiesa di San Rocco, ubicata in borgo Crosia, di cui si hanno già notizie nel 1619, da una visita pastorale di monsignor Scipione Pascale, vescovo di Casale Monferrato, si offre nelle sue semplici ed austere vestigia, sottolineate dalla pianta quadrata e dalle ante di rinforzo in cotti. L’armonico prospetto è concluso da un timpano a triangolo con fasce in aggetto. Il ligneo portale, finemente ornato con elementi a rilievo, è fiancheggiato da due finestrelle che consentono alla luce di illuminare in modo discreto l’interno.
La cella ospita l’altare con arredi liturgici. Soprastante l’altare, in una nicchia trova luogo una statua, in gesso, della Madonna con il Bambino. Ai lati due dipinti parietali, di recente restauro, uno raffigurante San Pancrazio, l’altro San Giuseppe. Sulla parete di destra, vi è apposta una tela con l’effige di San Rocco. Significativi i recenti interventi conservativi al manto di copertura, agli intonaci interni, aggrediti dall’umidità di risalita, alla pavimentazione in cotto, riportata all’originaria superficie, e al portale a cui è stato donato l’antico pregio.
Chiesa Parrocchiale di San Pietro
Chiesa Parrocchiale di San Pietro
Chiesa di S. Bernardo da Mentone
La cappella di San Bernardo si trova sull’altura omonima in frazione Osta. Da una bolla pastorale recante la firma di monsignor Lelio Ardizzone, vescovo di Casale Monferrato, in data 1685, si certifica che la costruzione era esistente. Lo storico documento parla di Pocengo, l’attuale Pozzengo, e indica la presenza di un edificio molto più grande di quello attuale. Vi erano anche locali per l’abitazione ed un sotterraneo che poi è scomparso. La storia parla di un eremita che abitava in una parte della costruzione. Il primo impianto risultava già rovinato nel XIX secolo. La nuova costruzione fu iniziata nel 1855 e portata a termine solo nel 1908. Il sacello si presenta a pianta esagonale con facciata in mattoni a vista con inusuale, per i luoghi, decorazione a rilievo sul portale. Gli altri lati sono intonacati.
All’interno si conserva un dipinto, soprastante l’altare, che raffigura l’effige di San Bernardo e il diavolo in catene, di Maria Capello. Nei pressi della cappella c’era una cava di pietre da cantone ( tufo ) con cui sono state costruite molte delle abitazioni di Pozzengo.
Chiesa Parrocchiale di San Pietro
Chiesa Parrocchiale di San Pietro
Le descrizioni e le immagini sono state rilevate dal capitolo ” Luoghi d’arte nel paesaggio” della pubblicazione ” Mombello Monferrato , un paese e la sua gente ” (2017)